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… PAN de CAMPAGNE CON LA BIGA … il mio sfornatutto pangourmet ….



INGREDIENTI
per la biga
130 ml DI ACQUA
280 g DI FARINA 0
10 g DI MIELE
3 g DI LIEVITO DI BIRRA
impasto finale
175 g DI ACQUA
270 g DI FARINA 00
50 g DI FARINA DI SEGALE
13 g DI SALE
3 g DI LIEVITO DI BIRRA

Buongiorno a tutti …

oggi vi voglio presentare un’altro mio aiutante in cucina il mitico forno della Delonghi sfornatutto pangourmet che mi ha regalato mio marito .. non e che non avessi il forno però l’idea che un forno può fare da macchina del pane impastare lievitare e cuocere e troppo ganzo .. cosi ho tolto da mezzo la mia mdp dandolo a mia nipote … Pina voglio vedere ciò che produci con la macchina del pane ^___^
quindi ve lo presento con questo saporito e buon pane fatto da lui dove ho preso la ricetta dal libro delle ricette che vi e in regalo e mi ha soddisfatta davvero tanto con il suo pane…
iniziamo:
preparare la biga il giorno prima versare gli ingredienti nella teglia impastatrice amalgamare per qualche secondo gli ingredienti con un cucchiaio di legno inserire la teglia all’interno del forno appoggiandola nel suo incastro che la farà funzionare e selezionare il programma SE 1 e avviare il programma (questo pane lo potete realizzare anche con la vostra mdp e ovvio che non avrà la forma tondeggiante) al termine dell’impasto la biga non deve presentarsi liscia e setosa ma bensì grezza e leggermente disunita lasciar lievitare la biga nel forno spento tra le 12-15 ore










trascorso le ore di lievitazione versare tutti gli altri ingredienti restanti nella teglia impastatrice dove avete lasciato la biga seguendo l’ordine degli ingredienti ..con l’aiuto del cucchiaio di legno amalgamare per pochi secondi tutti gli ingredienti inserire la teglia impastatrice nel forno e avviare il programma AU 6 che durerà quasi 2 ore …









al termine della lievitazione il forno andrà in stand-by per 5 minuti in questo tempo e possibile togliere la teglia impastatrice dal forno, spolverare la superficie e incidere dei tagli sul superficie del pane rimettere dentro la teglia nel forno e lasciar che proceda la sua cottura…
quando ha terminato la cottura avvisato da un suono tirate dal forno e lasciar raffreddare su di una gratella il pane e gustate … una crosta davvero croccante e una morbidezza delicata all’interno mi e piaciuto tanto …

… PROVARE PER GUSTARE …
… LIA …

Ricerche frequenti:

Il Peposo

Lo scorso week-end mi sono dilettata in un’altra ricetta toscana, in occasione del contest di Pan di Ramerino, il peposo. È una specie di spezzatino stracotto a base di pepe.

Un po’ di storia
È un piatto tipico di Impruneta, paese delle colline fiorentine, rinomatissima per la “terra di Impruneta” (un’argilla contenente sabbia, carbonato di calcio e ossido di ferro, che conferisce alla terracotta il suo caratteristico colore rossiccio), da cui si ottengono terrecotte, mattoni e altri materiali in cotto.
 Sono stati proprio gli addetti alla cottura dei mattoni nelle fornaci, che hanno creato questa preparazione: in un angolo della fornace, mettevano un tegame di coccio con tutti gli ingredienti affogati nel vino; dopo 5 ore il piatto era pronto.
 Si narra che, al tempo del Brunelleschi, durante la costruzione della famosa cupola della Cattedrale di Santa Maria in Fiore, che poi è il Duomo di Firenze, i “fornacini” addetti alla cottura dei mattoni facessero largo uso di questa pietanza. 
La lunga cottura, il pepe ed il vino Chianti, inducevano i lavoratori a mangiare insieme al peposo parecchio pane ed a fare delle robuste bevute, per ristorarsi dalla fatica della giornata.
Il risultato di questa dieta è stato straordinario. Soprattutto per il Brunelleschi. 


Per inciso, si ricorda una curiosità: è proprio nel periodo della costruzione del Duomo di Firenze che ha avuto origine il modo di definire “a ufo” quello che si otteneva senza pagare. Infatti, siccome tutto ciò che era destinato alla fabbrica del Duomo (marmi, legname, ecc.) era esentasse, sui materiali che arrivavano all’Opera da tutta la Toscana, veniva scritto “Ad Usum Florentinae Operae”, che venne abbreviato con la sigla “A U.F.O.” e da questo nacque il famoso detto. 

Ritornando al peposo si ricorda che, per chi ha lo stomaco delicato, è possibile sostituire il pepe macinato con il pepe in chicchi, per ottenere qualcosa di più delicato ma altrettanto gustoso.


Ingredienti per 4 persone:
• 1 kg di muscolo di chianina

• 1 lt. di Chianti

• 20 grani di pepe nero

• 5 spicchi d’aglio vestito

• un mazzetto composto da salvia e rosmarino

• sale

In una pentola mettete la carne tagliata a cubetti non troppo piccoli, aggiungete gli spicchi d’aglio non pelati, il sale, il mazzetto di odori e il pepe. Coprite con il vino e fate cuocere a calore moderato, per un paio d’ore,  fino a che la carne non risulti estremamente morbida. 
Io ho deciso di servirlo con una polentina morbida, ma la tradizione dice di servirlo con del pane toscano abbrustolito.


Con questo post partecipo al contest 
 

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