Categoria: Ricette Dolci e Torte

Pitti Taste, Firenze 2012.

Non posso ancora svelarvi le ricette, ma non ho resistito.
Questo è un post di ringraziamento alle aziende e ai fornitori che hanno gentilmente messo a disposizione i loro prodotti per le mie ricette, presto consultabili nell’area web di Pitti-Taste.
Ho fotografato per loro e per voi i prodotti che ho utilizzato per le mie ricette, prodotti che tendono alla perfezione di un’opera d’arte.
Ammaliata dai colori e dai profumi non ho potuto far altro che agire come meglio riesco in queste situazioni per cercare di trasmettervi l’autenticità e l’essenza di queste meravigliose materie prime.
Ho preso la macchina fotografica e mi sono lanciata..sulla terrazza a divertirmi un po’..queste sono, per ora le foto che assolutamente dovreste vedere in merito a questi prodotti, FAVOLOSI.

I miei ringraziamenti vanno a:

Al Sig.Massimo Sanonetti, Cipriani Food, Venezia, 1931
Alla Sig.ra Lidia Merola, Casa Barone
Al Sig. Umberto Saglia, Tartuflanghe

CIPRIANI FOOD – Cipriani Food nasce nei primi anni ’80 dall’esperienza dei Cipriani nella
ristorazione, che decidono di ampliare il laboratorio della Giudecca, dove quotidianamente
preparavano pasta, pane, dolci, biscotti e marmellate, per dare vita a una piccola ma
preziosa gamma di specialità alimentari da esportare in tutto il mondo. Prodotto di punta,
la pasta: Tagliolini, tagliarelle, tagliardi e pappardelle. Una pasta all’uovo delicata, leggera
e dalla consistenza straordinaria, risultato di una lavorazione unica (oltre 60 passaggi tra
rulli e laminazioni), resa possibile dalla macchina ideata da Arrigo Cipriani che riproduce,
perfezionandolo, il lavoro manuale dei pastai. Specialità come la prima pasta all’uovo di
Kamut e una passata di pomodoro del Polesine, dal gusto intenso e dal bassissimo
tasso di acidità.

CASA BARONE – L’azienda agricola Casa Barone è la più grande azienda biologica

del Parco Nazionale del Vesuvio. L’ordinamento colturale rispecchia il classico frutteto
misto dell’agricoltura vesuviana: tra rocce affioranti e ginestre spontanee, vigneti di uve
Caprettone, Catalanesca e Piedirosso si alternano a piante di albicocco, susino, gelso,
sorbo, fico, noce, olivo, agrumi e azzeruolo. La mission aziendale è quella di preservare la
biodiversità presente alle pendici del Vesuvio e di valorizzarla attraverso la trasformazione dei
prodotti che la campagna vesuviana offre. Nell’orto spicca il pomodorino del Piennolo del
Vesuvio, Presidio Slow Food, particolare, oltre che per il tipico sapore dolce-acidulo,
per la caratteristica di conservarsi, dopo la raccolta in luglio, intrecciato fino a inverno
inoltrato. Tra i prodotti simbolo dell’azienda, la conserva tradizionale di pomodorini del
piennolo, ma anche la marmellata di arance bio di Sorrento, la confettura di albicocche e l’uva
di catalanesca, che conservata sulle piante fino a Natale è ancora oggi consumata in occasione
delle festività per buon auspicio.

TARTUFLANGHE – Alla vista sembra caviale, ma è succo di Tartufo sferificato: è il

Perlage di Tartufo, prodotto di punta di Tartuflanghe. E ancora, nel 2010, prima azienda al
mondo, Tartuflanghe ha presentato il tartufo disidratato “No H2O”: un disidratato ottenuto
per estrazione fisica di tutta l’acqua presente nel tartufo fresco, senza alcun addittivo o
procedimento chimico. Un prodotto innovativo che permette di mantenere intatta la fragranza ed
il sapore del tartufo fresco a lungo e di farli risaltare su tutti i piatti caldi. Tra le altre prelibatezze:
i filetti di Acciughe con Tartufo, la Salsa Mediterranea con Tartufo, le Olive Taggiasche
snocciolate in Olio Extravergine d’Oliva con Tartufo, la pasta Tartufissima, il Bouquet di Burro
con Tartufo, la Crema di Funghi Porcini e Tartufo, il Sale Grigio di Guérande con Tartufo Bianco
o Nero.

Anteprima della domenica

Da oggi, ogni domenica, troverete le mie ricette su organiconcrete.com sulla rubrica “Sunday Cooking”.

Quella che vi propongo qui sul mio blog è, come vedete, solo una anteprima.
Se volete leggere l’intero articolo lo trovate qui!

Per farvi una idea di cosa sia Organiconcrete, potete farvi una bella lettura andando qui.

Buona domenica! E come diceva la precedente curatrice della rubrica, Sara Milletti…Enjoy Sunday Cooking!

Formaggella in crosta al profumo di rosmarino

Si avvicina la Pasqua, si sperimentano nuovi dolci, si annusano profumi nuovi, si riscoprono vecchie tradizioni.
La formaggella rappresenta un dolce tipico sardo della zona del sassarese, più comunemente nota nel campidano come pardula o casadina.
In realtà quel che cambia è il nome, ma anche la sostanza.
La formaggella classica possiede infatti formaggio, o primo sale o casu axedu, acidognolo insomma, ha l’uvetta e non contempla l’utilizzo dello zafferano.
La pardula è fatta solo ed esclusivamente con la ricotta, non ha uvetta e non deve assolutamente mancare lo zafferano, una gioia per gli occhi e per le narici..
Io ho voluto racchiudere questo ripieno in un guscio friabile di frolla golosa e croccante.
Che ripieno? Non potevo dire no ad una freschissima ricotta di pecora comprata oggi. E del rosmarino. Io adoro l’uso del rosmarino nei dolci, ne apprezzo molto il profumo.

Ecco a voi la ricetta:

Per la pasta frolla

400 g di farina 00
200 g di burro
160 g di zucchero a velo setacciato
4 tuorli
1 presa di sale maldon

Setacciate la farina, anche due volte se necessario. Vi servirà ad alleggerirla, a farla areare, ossigenare.
Mettete metà dose di farina nella ciotola della planetaria o in una ciotola ben capiente. quindi versate tutti gli ingredienti.
Lavorate sino a far sabbiare il tutto. Unite l’altra metà di farina. Lavorate sino ad ottenere un panetto ben compatto e liscio.
Fate riposare in frigorifero per almeno tre ore.
Trascorso questo tempo foderate uno stampo (imburrato) da crostata con la frolla stesa ad uno spessore di 5 mm.
Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e fate riposare in frigorifero.

Preparate il ripieno

250 g di ricotta fresca di pecora
100 g di zucchero semolato
1 uovo
zeste grattuggiato di 1/2 limone
1/2 bustina di zafferano
rosmarino q.b

Montate l’uovo con lo zucchero sino ad ottenere una crema spumosa, diluite in pochissima acqua calda lo zafferano e unitelo al composto.
Aggiungete infine la ricotta e montate ancora.
Versate la crema così ottenuta sul guscio di frolla. Distribuite sulla superficie gli aghetti di rosmarino.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 175°C per 50 minuti circa.

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