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Torta di mele alla trentina

La satira è una sorta di specchio dove chi guarda scopre la faccio di tutti…

Tranne la propria..
Jonathan Swft (1667-1715)


Ci sono stati anni in cui non finivo più di raccogliere le mele ( renette o golden) dagli alberi del mio giardino…
Col passare del tempo la produzione di questi ultimi è diminuita fino a divenire quasi inconsistente per cui, visto che alla frutta e alle mele in particolare  non so rinunciare le compro a cassette,..per cui realizzare una torta di mele è quasi d’obbligo anche per smaltirle in fretta..
Propongo oggi questa bella ricetta molto particolare tratta da un’interessante libro che ho trovato nella piccola biblioteca di un paesino vicino al mio  e che si si intitola “Dolci alla frutta” 

Tempo di preparazione: circa 30′
Costo: basso

Difficoltà:**


INGREDIENTI


350 GR DI FARINA 00

1 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI

1 PIZZICO DI SALE

140 GR DI BURRO

200 GR DI ZUCCHERO

1 DL DI LATTE ( POCO MENO DI UN BICCHIERE DA VINO)

4 UOVA

3 MELE ( LE MIE SONO  MELE GOLDEN)

IL SUCCO DI 1 LIMONE

Tagliare le mele a metà e eliminare con attenzione il torsolo con il leva torsoli……


Fare delle incisioni con un coltellino ben tagliente in modo da formare un reticolo di 1 cm e 1/2 di lato……

Non andare troppo a fondo altrimenti la mela si potrebbe dividere…..
Irrorare le mele con succo di limone affinché non anneriscano……


Ora pensiamo a preparare la “base”….

Montare con le fruste elettriche lo zucchero con il burro morbido a temperatura ambiente…

Unire la buccia grattugiata di limone, le uova e il latte e mescolare con cura….

Setacciare la farina , il lievito e il pizzico di sale e unirla un poco per volta al mix precedentemente preparato fino ad ottenere un composto omogeneo…..


Versarlo in una tortiera pennellata di burro ed infarinata dal diametro di 24 cm …..

Disporre le mele come appare in foto cospargendole con qualche cucchiaiata di zucchero……


Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 180° per circa 40’…….
Consiglio di usare uno stampo a bordo alto perché la torta tende a crescere parecchio in altezza….
Sono certa che in casa c’è tutto quello che occorre per preparare questa torta!!!

Natale in cucina !

E’ arrivato. L’ho sfogliato per un giorno intero. Sono rimasta a guardarlo senza spiccicare verbo per cinque minuti. 
Sono rimasta impalata sul pianerottolo di casa a tenerlo fra le mani e, inevitabilmente, la lacrimuccia è arrivata.
Chi ha già avuto un’esperienza come questa certamente sa, di cosa parlo.
Ma è altrettanto vero che non risulta facile ora che mi ritrovo a scrivere, trovare le parole, quelle giuste.
D’altra parte credo che succeda proprio così in casi come questi, l’emozione è talmente grande, la gioia, la soddisfazione nell’aver portato a termine un progetto ti tolgono qualunque capacità critico-analitica. Tutto quello che provi è un forte senso di appagamento, di soddisfazione e felicità.
Ma voglio provarci.
La persona a cui ho dedicato questo lavoro è mio padre. 
Sono sicura che prima di andarsene lui avesse già capito che questa sarebbe stata la mia strada, lui è quel libro, ci sta dentro, in ogni foto, in ogni parola.
La mia mamma (<3), il mio compagno, i miei suoceri e i miei amici, voglio ringraziare tutti, per la loro presenza e per il loro interessamento e soprattutto per l’affetto che mi hanno mostrato, sempre.
Un ultimo ringraziamento ma non per questo meno importante, va a una persona speciale.
Una persona con la quale ho instaurato un feeling “a distanza”, e rappresenta il motivo reale per cui io oggi posso vivere il mio sogno, una persona che ha creduto nelle mie capacità concedendomi un’opportunità straordinaria.
Spero davvero, con tutto il cuore che vi piaccia. Grazie Rossella! Grazie Malvarosa!

Risotto coi bruscandoli

Da me in Veneto oggi è stata una giornata veramente calda, estiva più che primaverile, da manichette corte, anche se devo dire l’aria è ancora fresca. Cmq grazie anche alle belle giornate che ci sono state questa settimana mi sono ritagliata un pò di tempo per andare a bruscandoli.
Il bruscandolo e’ il nome dialettale del germoglio dell’humulus lupulus (luppolo), pianta il cui fiore viene utilizzato per aromatizzare la birra e che vive spontanea nelle zone umide golenali del Po. Nella stagione primaverile alla comparsa dei primi tepori le nostre nonne lo raccoglievano per ravvivare ed arricchire le tavole dopo i rigidi inverni per preparare frittate,risotti e torte salate.
Ecco la ricetta per il risotto:

Ingredienti per 4 persone
400 gr di riso vialone nano
300 gr circa di bruscandoli
100 gr. di burro
1 litro di brodo vegetale
1 cucchiaio di olio di oliva
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
sale
parmigiano grattugiato

Preparazione

Per questo risotto, devi preparare un soffritto con olio, metà del burro, aglio (intero, da togliere prima di aggiungere il riso) e cipolla finemente tritata; quando quest’ultima è imbiondita, aggiungi i bruscandoli, cioè i germogli del luppolo selvatico, dopo averli sminuzzati con un coltello.
Quando questi saranno leggermente appassiti togli l’aglio e versa il riso per la tostatura facendo attenzione a non bruciare la verdura. Procedi quindi, aggiungendo il brodo un po’ alla volta come per qualsiasi altro risotto. Regola di sale e pepe.
Al termine della cottura, incorpora una noce di burro due cucchiai di parmigiano grattuggiato e servi il risotto.
In questo modo puoi realizzare risotti anche con altre erbe che si raccolgono dalle nostre parti: oltre ai bruscandoli (che sono appunto i germogli del luppolo selvatico, che si raccolgono in primavera), puoi raccogliere “Sgrisoli”, detti anche “sciopetini” o silene, le “Sparasèle”, cioè gli asparagi selvatici, le “Ortiche”, di cui si utilizzano solo le 6-8 foglie apicali della pianta giovane.

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