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Torta Brioche Integrale | Wholewheat brioche cake

Domani mattina seguitemi sui social…mi raccomando…è un consiglio 😉 !!

Sabato mattina dopo che mi ero ripromessa di dormire fino a tardissimo, alle 8 e mezzo ero in piedi, la casa era in ordine così ho pensato bene di sporcarla un pò cucinando una ricetta dal bellissimo libro di Rachel Khoo. La cosa divertente è che l'ho infornata il giorno dopo ad casa dei miei  solo che una volta arrivata, loro non c'erano e sono rimasta chiusa fuori con la mia bella torta lievitata in mano, con la gente che passava e mi guardava come se fossi pazza!! Comunque poi ho raggiunto la mia missione, cotta e mangiata calda, con ancora tutto l'aroma di brioche che avvolgeva la casa!
Io non sono una esperta di brioche, però lei dice che l'impasto è simile a quello per le brioche vendeenne che è una tipologia fatta a treccia che viene fatta di solito a Pasqua, la forma però è quella di una chinoise ( o Suisse), proprio per quello ho scelto il nome generico Torta Brioche, non so quale sia la brioche giusta!! Fatto sta che è buonissima comunque, davvero perfetta per la colazione o insieme ad un buon tè per merenda. 
Vi copio pari pari la sua ricetta per l'impasto, io poi al posto del dulce de leche ho messo la crema pasticciera, le gocce di cioccolato e una spolverata di cannella!
Today french patisserie! From Rachel Khoo book this simple brioche cake, very tasty, simply perfect for sweet breakfast or a nice cup of tea in the afternoon.
I changed the filling from the original recipe because I  totally hate dulce de leche, and I filled with custard, chocolate chips and cinnamon! Amazing!

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Ricerche frequenti:

La brioche française de monsieur Paul Bocuse

E anche stavolta non ho ceduto alla tentazione del croissant. Che fatica..però ci sono andata molto vicina 😉
Avevo già da qualche tempo intenzione di dedicare un po’di spazio a un lievitato dolce e, come immaginavo, tutti la pensate come me, lievitati? Ma Paoletta, no? Anice e cannella è sempre davvero, una garanzia.

Così ieri, rifacendomi gli occhi con le tante prelibatezze che frequentano il suo blog di cucina, un’attenzione particolare si è rivolta su questa, la brioche francese comune del Sig.Paul Bocuse che chi è cosa ve lo dico a fare.
Si inizia a respirare profumo di boulangerie nel momento stesso in cui inizi a pesare gli ingredienti..a patto che come dice il maestro e anche Paoletta ci ricorda, le materie prime siano di primissima qualità.
Insomma il risultato è stato che sono venuti fuori tre bestioni alti alti, sofficissimi, da sbavo.
Io vi riporto esattamente la ricetta come ce la espone Paoletta, la sua ricetta qui.
Se non l’avete mai fatta vi consiglio di farlo presto..la vostra cucina si trasformerà magicamente in una boulangerie parigina..e la vostra colazione sarà degna di quella di un re!
LA BRIOCHE COMUNE di Paul Bocuse 

*ho apportato alla ricetta alcune piccolissime modifiche, come l’aumento dello zucchero e le pieghe 2, piuttosto che la doppia lievitazione.
Ingredienti:
500 g di farina (ho usato la manitoba Lo Conte)
250/200 g di burro di buona qualità (la ricetta dice da 200 a 250 g io ne ho usati 200 g)
4 uova medie (+ 1 per la spennellatura e possibilmente da allevamento a terra)
10 g di sale fino
30 g di zucchero semolato
12 g di lievito di birra fresco (in estate ne basteranno 6 g)
acqua
latte fresco
note dal libro: l’associazione di farina, uova, burro, effettuata in ben precise condizioni e assoggettata poi al fenomeno della fermentazione, produce una delle migliori paste dolci a patto, però che gli ingredienti siano di finissima qualità e di freschezza impeccabile.
Procedimento:
Setacciate 125 g di farina presi dal totale e disponeteli in una ciotola insieme a circa 75 g di acqua dove si sarà fatto sciogliere il lievito. Impastate questo lievitino che dovrà essere morbido ma abbastanza consistente da poter essere raccolto a palla, e riponetelo nella ciotola, inciso a croce e coperto da pellicola per 40/45 minuti.
note dal libro: usare la giusta quantità di lievito è molto importante, in quanto ne dipende la fermentazione, dalla quale dipendono a loro volta la leggerezza e il sapore della pasta. Se il lievito è troppo, e la fermentazione eccessiva, la pasta avrà uno sgradevole sapore acidulo che cancellerà il profumo e la morbida untuosità del burro.; se invece se ne usa troppo poco, si avrà una pasta pesante, indigesta e di cottura laboriosa a causa dell’insufficiente sviluppo della massa.
Nel frattempo preparate gli altri ingredienti, in un piccolo recipiente sciogliete lo zucchero in 2 cucchiai di latte, sciogliete il sale in 2 cucchiai di acqua, poi tagliate il burro a pezzetti in una ciotola e tenete tutto da parte.
Setacciate la farina rimanente e impastatela con 2 uova e il sale sciolto in acqua, meglio se con un’impastatrice, ma è possibile impastare anche a mano. Alla pasta molto dura ottenuta incorporate uno alla volta le altre 2 uova poi lo zucchero sciolto, queste aggiunte vanno fatte lentamente impastando sempre per dare elasticità alla pasta, leggerezza e corpo.
Raggiunto questo punto iniziate ad incorporare il burro rammollito e date una prima incordatura all’impasto. 
A questo punto aggiungete il lievitino a pezzetti e incorporatelo bene all’impasto, non devono rimanere striature e dovrà essere tutto perfettamente omogeneo e soprattutto incordato.
L’impasto dovrà staccarsi dalla ciotola o dalla tavola, in un solo pezzo, senza che si attacchi.
Infine mettete l’impasto ottenuto in una terrina, in un luogo tiepido, per esempio forno spento, e fate fermentare per circa 2 ore e 45 minuti.
Trascorso questo tempo, avrete due strade:
1. sgonfiate bene l’impasto piegandolo più volte e raccogliendolo a palla sulla tavola leggermente infarinata poi lo riponete di nuovo a lievitare fino al raddoppio (ci vorranno circa 2 ore e mezzo come la prima lievitazione), questa operazione si chiama rompere la pasta e ne aumenta il corpo.
2. oppure procedete, dopo aver sgonfiato bene l’impasto ad un giro di pieghe del 2 tipo, le trovate qui.
Io ho scelto la seconda ipotesi, quella delle pieghe.
In questo caso si copre con un panno la palla ottenuta e si attendono circa 25 minuti.
A questo punto se avete uno stampo da brioche come il mio, 22 cm nella parte alta e 10 cm. alla base, procedete in questo modo: tagliare metà dell’impasto e raccogliendolo a palla ponetelo nello stampo appena imburrato.
Poi tagliate 1/4 di impasto e formare una palla allungandola a forma di pera e usatelo per la testa della brioche, introducendola in un buco, fatto con le dita, al centro della palla grossa.
A questo punto rimane 1/4 di impasto, usatelo per delle mini brioche, ma se avete uno stampo più grande potrete usare tutto l’impasto.
Spennellate la brioche con l’uovo sbattuto e riponetela nel forno spento per circa 3 ore, in ogni caso fino a quando la palla grande avrà quasi raggiunto il bordo dello stampo.
Spennellate di nuovo ma molto delicatamente per non sgonfiare la palla, e cuocete la brioche a circa 180° per 45 minuti.
Dopo circa 35 minuti, se la superficie ha preso giù un bel colore, coprite con carta di alluminio e proseguite la cottura fino a quando, infilando un lungo stecchino sotto la testa della brioche, questo uscirà pulito e asciutto.

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