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Quenelles lyonnaises una nuova collaborazione, un sogno in più.

Un sogno si. Perché lavorare con un certo tipo di prodotti ti  fa sentire davvero speciale.
Ormai sicuramente conoscerete tutti le cocotte Le Creuset, così semplici, eleganti e divertenti nella loro varietà di colori.
Per inaugurare questa collaborazione ho scelto un piatto rustico e allo stesso tempo raffinato e goloso le quenelles à la lyonnaise, che, per queste cocottine, sembrano fatte apposta, e viceversa 😉
La stagione calda incombe e ci allontaniamo sempre più da piatti caldi e cotti al forno quindi…che aspettate!?! Fatele subito!
Per 25 quenelles
50 g di burro
250 ml d’acqua
200 g + 50 g di farina
3 uova
1 lt di brodo di vegetale
300 g circa di salsa al pomodoro (quella del vostro cuore)
50 g di toma di Savoia grattugiata (o qualsiasi altro formaggio desideriate)
Sale
Pepe di mulinello
In una pentola fate sciogliere il burro nell’acqua, salate e pepate.
Poi procedete come per i bignè unite d’un colpo fuori dal fuoco i 200 g di farina, e fate staccare dalle pareti sino ad ottenere una palla liscia.
Unite le uova una ad una sino ad ottenere un composto omogeneo e liscio.
Create le quenelles con due cucchiai (piccoline perché crescono tanto in cottura) e impanatele una alla volta nei 50 g di farina.
Mettete in frigorifero e fate riposare per un’ora.
La salsa al pomodoro dev’essere ben calda.
Fate cuocere le quenelles nel brodo vegetale per circa 5-6 minuti da quando verranno a galla (molto dipende dalla dimensione che gli darete).
Adagiate sul fondo delle cocotte uno, due cucchiai di salsa al pomodoro e un po’di toma, quindi disponete le quenelles, ricoprite con ulteriore salsa e formaggio e quindi terminate con le ultime quenelles e completate con la salsa e abbondante formaggio grattugiato.
Passate in forno sotto il grill sino a colorazione.

Fusilli integrali con pomodoro, basilico e fagiolini

Sembra retorica ma ormai…ma non sono stufi di passare rubriche che ripetono per la milionesima volta sempre la stessa cosa?

Avete dimenticato gli speciali (per correttezza non dico trasmessi da chi, ma sicuramente ci avete azzeccato;) dove ogni estate, puntualmente, sentivate la medesima solfa…”per combattere il caldo, frutta, verdura e tanta acqua? e sai che scoperta..non è che devi…..proprio non riesci a mangiare altro! Almeno, per quanto mi riguarda non riuscirei a nutrirmi di alimenti grassi e ipercalorici che, diciamo la verità, durante l’inverno invece costituiscono non solo leccornie vere e proprie, ma soprattutto alleati nella sopravvivenza quotidiana..certo, sempre tutto con moderazione dico io..ma fondamentalmente penso che l’unica cosa da fare sia seguire le necessità del proprio corpo. 
Personalmente solo di una cosa non potrei mai stufarmi, i dolci. Sono in astinenza infatti dal mettere le mani in pasta su qualcosa di goloso..ma per il resto..come già annunciato sulla mia pagina, sul Bistrot siamo in modalità light.
Caronte è passato ma ad ogni modo, la piena estate incombe comunque. 
Quindi, cosa può esserci di meglio di un piatto unico, fresco, ricco di primizie di stagione? Insomma la salute ci guadagna, l’abbronzatura pure e persino l’umore ringrazia!
La ricetta ve la racconto perché non è proprio il caso di spiegarvi come si fa….le uniche cose sono; ho cotto la pasta nella stessa acqua di ebollizione dei fagiolini.
Una parte di fagiolini l’ho, invece, cotta al vapore in modo da poterne controllare meglio il livello di cottura dal momento che ne avrei voluto anche qualcuno un po’ più “croccante”.
I pomodori sono stati spellati e privati dei semi, la polpa e il succo recuperati in modo da utilizzarli per ottenere una emulsione con l’olio, il sale e un’idea di pepe con la quale potete pii andare ad insaporire ulteriormente il condimento della pasta.
Il basilico spezzettato rigorosamente con le mani.
Spero possano piacervi queste ultime ricette, vero è che non sono piatti d’alta cucina ma, sapete come la penso, è il sapore, che fa la differenza..
Baci tanti, a tutti !

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