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Cartocci di Vitello

Un secondo che si può mangiare anche in piedi e che si prepara senza troppa fatica, ideale se avete in mente una aperi-cena per la serata con gli amici. Si tratta di fettine di vitello cotte al cartoccio, dall’aspetto molto originale. A proporre questo piatto nella cucina di Benedetta sono stati Omar Fantini e Melissa Satta.

Puntata I Menu di Benedetta: 16 gennaio 2013 (Menu Apericena)
Tempo preparazione e cottura: 30 min. ca.

Ingredienti Cartocci di Vitello per 4 persone:

  • olio
  • 1 spicchio d’aglio
  • 150 gr di funghi porcini surgelati
  • vino bianco
  • farina qb
  • fettine di vitello
  • prosciutto cotto
  • stracchino
  • olio tartufato

Procedimento ricetta Cartocci di Vitello di Benedetta Parodi

  1. Rosolare in padella i funghi con l’olio e lo spicchio d’aglio schiacciato, poi sfumare col vino e coprire.
  2. Infarinare le scaloppine (se sono molto sottili sovrapporne due di uguali dimensioni ed infarinarle accoppiate).
  3. Adagiare ogni fetta di carne su della carta stagnola e farcirla con prosciutto cotto, stracchino tagliato a pezzetti, una cucchiaiata di funghi e qualche goccia di.
  4. Accartocciare la stagnola richiudendo bene il tutto e adagiare i cartocci in una teglia.
  5. Infornare a 180 gradi per circa 10 minuti.

Pollo in piedi

Uno stravagante modo di gustare il pollo arrosto, cotto con una lattina di birra e insaporito con erbe aromatiche.

Preparazione:
schiacciare i semini di finocchio e unire la paprika, il peperoncino, il cumino, lo zucchero di canna, sale e pepe.
Successivamente unire anche 3 cucchiai di olio.
Spalmare il pollo con questa salsina sia all’interno che all’esterno.
Svuotare metà lattina di birra e foderarla con della stagnola.
Appoggiare il pollo sopra la lattina e infornare per un’ora e mezza a 200°.

Ricerche frequenti:

Cavolo rosso alle mele


La donna uscì dalla costola dell’uomo non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato…

Per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata….

William Shakespeare (1564-1616)

In tempi neanche troppo remoti l’odore di cavolo e di frittata era sinonimo di cucina povera e gli abiti di coloro i quali ne avevano intriso gli abiti li classifica subito come poveracci che non potevano permettersi molto di più in campo alimentare….
Minestre di tutti i tipi preparate racimolando quanto il campo o gli orti potevano offrire secondo la stagione, verdure cotte in tutti i modi, le frittate, appunto, cucinate con le poche uova che rimanevano dalla vendita al mercato e un po’ di formaggio erano all’ordine del giorno sul desco di coloro i quali dovevano coniugare il pranzo con la cena e nella maggior parte dei casi facevano fatica a sbarcare il lunario….
Ora le cose sono cambiate e per scelta  e non per necessità, ma ora anche per quest’ultima,  la predilezione  di verdure in luogo della carne è una diventata una realtà quotidiana..
La ricetta che propongo oggi può piacere o meno..il suo gusto è particolare e insolito ma se il cavolo, e in questo caso rosso, piace e compare sulle nostre mense con una certa regolarità, vale la pena di prepararlo in questo modo tanto per cambiare un po’..
Tempo di preparazione: circa 40′
Costo:Basso
Difficoltà:*

INGREDIENTI
700 GR DI CAVOLO ROSSO
30 GR DI UVA PASSA
POCO ACETO DI MELE
2  MELE
4-5 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE
NOCE MOSCATA, UN PIZZICO
CANNELLA, UN PIZZICO
BUCCIA D’ARANCIO NON TRATTATO

Per prima cosa mettere in ammollo l’uva passa in poca acqua acidulata con aceto di mele..
Ecco qui sotto il cavolo in questione…ne ho usato la metà…

Lavarlo con cura, eliminare quanto possibile le costole dure e affettarlo abbastanza sottilmente….

Porlo quindo in tegame con l’olio extravergine e farlo cuocere per circa 20′ mescolando spesso..
Se necessario aggiungere poca acqua calda…

Spolverizzare con un pizzico di cannella e noce moscata…

Passato questo tempo unire le mele tagliate a fette abbastanza sottili e l’uva passa ammollata in precedenza e strizzata delicatamente…


Unire anche le bucce di arancia da eliminare in seguito o, volendo grattugiarla ….

Mescolare con cura e portare a fine cottura…


Portate in tavola e servire ben caldo…
E con questo contorno robusto e saporito auguro a tutto buon lunedì!!!

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