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Biscotti alle mandorle e lavanda

La lavanda… una delle mie grandi passioni!! Ho scelto questo colore per la cucina..perchè adoro la sua tonalità e mi rilassa! Oggi per questa ricetta voglio mettere questa mia profumata passione…con la speranza di rilassarmi un pò mentre scrivo 🙂

Qualche tempo fa mi hanno invitato a cena, a casa di un enologo, e il vino davvero non mi sembrava il caso di portarlo, allora ho preparato questi biscottini da prendere con il caffè con delle mandorle siciliane che mi erano state regalate,ma erano intere, e come dicevo la mia amata lavanda!

Ecco come ho fatto per renderle utilizzabili le mandorle:

– Sgusciate con lo schiaccia noci
– Immerse due minuti in acqua bollente e lasciate riposare 10 minuti in uno straccio
– Spellate
– Tostate in una padella anti aderente caldissima per 10 ninuti mescolando continuamente

INGREDIENTI:

• 200 gr di mandorle
• 2 steli di lavanda fiorita
• 100gr di zucchero a velo

• 100 gr di zucch
ero aromatizzato alla vaniglia
• 150 di albumi fuori frigo

PROCEDIMENTO:
Mettete la i fiori di lavanda senza ovviamente il suo stelo e le mandorle nel mixer e frullare non troppo finemente, poi aggiungete lo zucchero al velo e riazionate per alcuni secondi.
Montare gli albumi in un contenitore e aggiungete piano fiano la farina di mandorle e lo zucchero aromatizzato girando dall’altro in basso, non troppo velocemente, uno o due cucchiai alla volta.
Mettete il vostro composto in una sac a poche con beccuccio liscio abbastanza grande per far passare anche i pezzetti di mandola un pò più grossi. In una teglia da forno mettete della carta forno e fate dei mucchietti con il composto e las
ciate riposare a temperatura ambiente per 1/2 ora.
Infornate a 160° per 12/15 minuti.
Fateli freddare prima di staccarli e per toglierli meglio mettete un pò di acqua sulla teglia sotto la carta da forno, dopo un paio di minuti si staccheranno facilmente!

Ricerche frequenti:

Risotto coi bruscandoli

Da me in Veneto oggi è stata una giornata veramente calda, estiva più che primaverile, da manichette corte, anche se devo dire l’aria è ancora fresca. Cmq grazie anche alle belle giornate che ci sono state questa settimana mi sono ritagliata un pò di tempo per andare a bruscandoli.
Il bruscandolo e’ il nome dialettale del germoglio dell’humulus lupulus (luppolo), pianta il cui fiore viene utilizzato per aromatizzare la birra e che vive spontanea nelle zone umide golenali del Po. Nella stagione primaverile alla comparsa dei primi tepori le nostre nonne lo raccoglievano per ravvivare ed arricchire le tavole dopo i rigidi inverni per preparare frittate,risotti e torte salate.
Ecco la ricetta per il risotto:

Ingredienti per 4 persone
400 gr di riso vialone nano
300 gr circa di bruscandoli
100 gr. di burro
1 litro di brodo vegetale
1 cucchiaio di olio di oliva
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
sale
parmigiano grattugiato

Preparazione

Per questo risotto, devi preparare un soffritto con olio, metà del burro, aglio (intero, da togliere prima di aggiungere il riso) e cipolla finemente tritata; quando quest’ultima è imbiondita, aggiungi i bruscandoli, cioè i germogli del luppolo selvatico, dopo averli sminuzzati con un coltello.
Quando questi saranno leggermente appassiti togli l’aglio e versa il riso per la tostatura facendo attenzione a non bruciare la verdura. Procedi quindi, aggiungendo il brodo un po’ alla volta come per qualsiasi altro risotto. Regola di sale e pepe.
Al termine della cottura, incorpora una noce di burro due cucchiai di parmigiano grattuggiato e servi il risotto.
In questo modo puoi realizzare risotti anche con altre erbe che si raccolgono dalle nostre parti: oltre ai bruscandoli (che sono appunto i germogli del luppolo selvatico, che si raccolgono in primavera), puoi raccogliere “Sgrisoli”, detti anche “sciopetini” o silene, le “Sparasèle”, cioè gli asparagi selvatici, le “Ortiche”, di cui si utilizzano solo le 6-8 foglie apicali della pianta giovane.

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