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Les petites tartes au citron…de mon amour!

…Andrea e …le mani in pasta…!

Ingredienti e dosi per uno stampo da 20x30cm

Per la base del trancetto

 75 g di zucchero
250 g di farina tipo “00”
125 g di burro fuso
2 uova da 60 g
30 g di acqua
1/2 bustina di lievito in polvere per dolci

Per la crema al limone

250 g di zucchero a velo
300 g di farina
2 uova
la scorza grattugiata di 2 limoni non trattati
150 ml di succo di limone
1/2 bustina di lievito in polvere per dolci
zucchero a velo per decorare

Preparate per prima cosa la base,

Montate bene le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, quindi aggiungete, sempre mescolando, la farina setacciata con il lievito alternandola al burro fuso, aggiungete per ultimo l’acqua, e mescolate bene.
Trasferite il composto in uno stampo stampo imburrato e infarinato, oppure foderato di carta da forno. Livellate la superficie con il dorso di un cucchiaio leggermente bagnato e infornate a 180° statico, per circa 20′ o comunque sino a che la superficie non risulterà ben colorita.

Mentre la vostra base cuoce in forno preparate la crema al limone.
Mescolate insieme tutti gli ingredienti (in ordine, uova, zucchero, farina e lievito e succo di limone) con uno sbattitore elettrico (o con la frusta di un’impastatrice)  fino ad ottenere un composto chiaro e gonfio. 
Versate qundi la crema ottenuta nello stampo proprio sopra la base e infornate per altri 25 minuti sino a che non si sarà leggermente addensata e avrà assunto una consistenza budinosa (se desiderate che venga su più compatta prolungate la cottura di altri 5 minuti circa).
Lasciate raffreddare, io l’ho lasciato per una notte in frigorifero, in questo modo vi risulterà più semplice ricavare i vostri trancetti.
Merci Andrè pour ces délices….ps..je t’aime!

Taboulè di nome, ma non di fatto.

Gira, rigira, gira e rigira, attrovai finalmenti il modo pi ammazzare al meglio il mio cavolfiore.
Manco un lupo in fase di luna piena ulula accussì forte! Pì carità gridava giustizia di lì dentro!
Prima di trovarlo da Sigrid non avevo mai pensato di poterlo mangiare crudo.
E almeno tanto quanto la velocità della luce, ho deciso di cambiare idea.
Io? proprio io? che inzuppo la pizzetta sfoglia nel cappuccino? E che, quando rimane, non disdegno pizza fredda a colazione?
Vado, lo piglio dal frigorifero e lo trito, ho pensato, in fondo tanto male non può andare, io adoro il cavolfiore.
E dopo averlo ridotto in granella simil cous-cous il tutto mi comincia ad affascinare.
Wow! esclamo! e ancora non ho finito…penso. Una buona colatura di alici di Cetara, uvetta 
sultanina, mandorle..così l’ha ideata Sigrid….con la pasta “chi il cavolo arriminato” per la testa..
Che bella idea!

Taboulé di cavolfiore con mandorle, uvetta e colatura di alici

1 cavolfiore piccolo
2 manciate di uvetta sultanina
2 manciate di mandorle a lamelle
3 cucchiai di succo di limone
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio scarso di colatura di alici di Cetara
3 cucchiai di menta e erba cipollina fresca o secca
sale, pepe e una punta di peperoncino in polvere

Separate le cimette del cavolfiore, lavate, asciugate, eliminate le parti dure (in modo da

conservare solo le cimette) e frullate. Versate la semola di cavolfiore in una ciotola capiente,

condite con tutti gli ingredienti, mescolate bene, e conservate in frigo prima di servire.

La frolla montata, ti monta il cuore..!

Posso essere sincera con voi, la provai anzi tempo questa ricettina, ma il risultato non mi convinse e non la pubblicai.
Non aveva un bell’aspetto, probabilmente non conosco tutte le dritte e i segreti del mestiere per riuscire ad ottenere una frolla montata perfetta…e credo di non averli scoperti nemmeno stavolta..:(
Sapevo, anche grazie ad altre circostanze, altre ricette, letture, consigli etc.. che se si vuole mantenere la forma “a righine” ovviamente il riposo in frigorifero è d’obbligo.
Per il resto, certamente qualcosa mi sfugge anche perché ormai esperienza mi insegna che quando si prova una ricetta nuova che richieda cottura in forno (tipo questa insomma) suddivido il prodotto in più teglie in modo da sperimentare tempi e cotture sin dalla prima infornata in modo da apportare correzioni se necessario nelle successive.
Una cosa che so per certa è la temperatura del forno, ben calda, almeno 200°C.
Il fondo della teglia unto con un velissimo di burro ma proprio poco poco, oppure optate per la carta da forno, io non l’ho provata oggi, e non saprei che aspettarmi, so che il burro sul fondo della teglia aiuta in maniera considerevole la cottura della base dei biscotti, ma ho notato anche che tendono a “sedersi” facilmente.
Io li ho impastati ieri sera, formati direttamente nelle teglie, e messi in frigorifero a riposare per una notte (probabilmente un po’ troppo, anche tre ore, secondo me, sono sufficienti).
Per il resto, lo sapete bene, buoni ingredienti e occhio clinico per verificare la consistenza del composto.
La ricetta l’ho presa in prestito da lei e devo ammettere che è davvero deliziosa. Io ho semplicemente raddoppiato le dosi e farcito con la nutella.

Ingredienti e dosi per 35-40 biscotti

300 g di buon burro morbido
150 g di zucchero a velo
2 uova
la scorza grattuggiata di un limone
450 g di farina “00”
due cucchiai di latte (all’occorrenza)

Preriscaldate il forno a 200°C.

In una ciotola montate il burro con lo zucchero a velo e la scorza di limone, fino ad ottenere una crema morbida e spumosa.
Aggiungete le uova una per volta e continuate a montare.
Unite la farina setacciata e incorporatela all’impasto mescolando, con una spatola di gomma.
Aggiungere il latte, trasferire l’impasto in un sac à poche con beccuccio a stella e formate i biscotti su di una teglia unta con un velo di burro/ricoperta di carta forno.
Fate riposare in frigorifero.
Infornate e fate cuocere per dieci minuti circa, o comunque sino a che non saranno ben dorati e ben cotti sul fondo.
Note: la quantità di latte è indicativa, potrebbe non servire, o servirne di più.
Regolatevi a occhio, dovrete ottenere un impasto compatto, ma facile da spremere.

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