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Un contorno per Pasqua??? Le coste gratinate alla pugliese

Il dubbio è scomodo…




Ma solo gli imbecilli non ne hanno…


Voltaire (1694-1778)



Dubbi??

Noi ormai , a dispetto di quanto afferma Voltaire, non ne abbiamo più…a giugno ci sarà un bagno di sangue per le nostre finanze…

Mancano i parametri per il calcolo dell’IMU e le date di pagamento sono ancora incerte e chi  si è già rivolto al commercialista per la dichiarazione dei redditi e il calcolo della vecchia ICI dovrà ritornare per l’aggiornamento delle cifre da pagare e ancora non si sa quanto perché le aliquote non sono ancora state definite..

Ma si può?

E da oggi aumentano le tariffe di luce e gas….

Con tutto il rispetto per chi attualmente ci governa ci si sarebbe potuto aspettare maggiore chiarezza e maggiore professionalità..visto che sono tutti..professori e dovrebbero sapere quello che fanno….

Intanto, tanto per essere in tema….parlo di risparmio…. propongo questo contorno economico, infatti questo tipo di verdura, le coste appunto, costano di solito in media un terzo delle coste o biete ….

Mia figlia ha scoperto che le piacciono di più ma dopo la prima volta che si è cimentata nella noiosa e fastidiosa eliminazione dei filamenti ( io lo faccio sempre) si limita ad usare la sola parte verde e mi rifila la parte bianca ..ed io l’ho preparata come ora vado a mostrare….

Vediamo se questo contorno piace anche alle mie amiche….

Tempo di preparazione: circa 20′ 
Costo: basso
Difficoltà:*

INGREDIENTI per due persone

270 gr della parte bianca delle coste ( ricavato da un mazzo di medie dimensioni)
50 gr di olive verdi denocciolate
1 cucchiaio di capperi sott’aceto
2 filetti di acciughe sottolio o sotto sale
30 gr di pecorino (io ho usato quello del Caseificio Spadi.)
1 cucchiaio di pangrattato
3-4 cucchiai di olio extravergine
1 uovo
qualche cucchiaio di latte
sale e pepe nero della Tec-Al

Tanto per essere sicura  di essere stata chiara circa il tipo di verdura usata ( magari in altre parti d’Italia viene denominata in altro modo ) allego la foto….

Come dicevo prima vanno eliminati i filamenti….





Lavarle con cura  cuocerle in acqua moderatamente salata per circa 10′, scolarle e porle ad asciugare su un canovaccio  o su carta da cucina…


Tagliarle  in segmenti aventi le stesse dimensioni…

Intanto prepariamo una specie di farcia…..


Come ho scritto nella lista ingredienti  servono olive, capperi sott’aceto o sotto sale ( io ho usato i primi) e qualche filetto di acciuga sott’olio….


Tritare il tutto con la mezzaluna….





Mescolare in una fondina pecorino, io ho usato quello ottimo e stagionato del Caseificio Spadi e pangrattato…

Unire il trito preparato precedentemente e mescolare con cura….



In un’altra fondina sbatte l’uovo con il latte salare, con moderazione in quanto il pecorino è molto saporito, e pepare con pepe nero….



Ungere con olio una pirofila da forno, cospargerla con pangrattato e disporvi le fette di passate nell’uovo …





Cospargere questo strato con una poco della farcia…





E continuare fino all’esaurimento degli ingredienti….


Se ne fosse rimasto versare il resto dell’uovo e latte, cospargere lo stato finale con poco olio e pangrattato…..





Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 170° per circa 25′ o perlomeno fino a doratura….



Ed ecco il risultato!!!!



Auguro a tutte le amiche un buon inizio settimana e cerchiamo di non farci il sangue amaro….finché c’è la salute….


La ricetta è tratta con qualche modifica da ” 500 piatti con le verdure”

Ricerche frequenti:

Hummus e Baba Ghanoush

Ecco due salsine davvero banalissime nella preparazione ma non nel gusto! Si tratta di Hummus, una salsa a base di ceci, e del Baba Ganush (o Baba Ghanoush), conosciuto anche come “caviale di melanzana”. Benedetta Parodi le propone da spalmare su pane azzimo o pita. L’Hummus in particolare è perfetto anche per accompagnare verdure crude in pinzimonio.

Puntata I Menu di Benedetta: 29 Marzo 2012 (Menu Mille e Una Notte)
Tempo preparazione e cottura: 10 min ca.

Ingredienti Hummus e Baba Ghanoush per 4 persone:

  • 2 melanzane
  • coriandolo e cumino qb 
  • aglio liofilizzato qb
  • sale 
  • olio 
  • pepe
  • 1 lattina di ceci precotti 
  • aglio liofilizzato qb
  • paprika e prezzemolo qb 
  • sale
  • olio
  • il succo di 1 limone
  • acqua qb

Procedimento ricetta Hummus e Baba Ganush di Benedetta Parodi

  1. Per il Baba Ghanoush Cuocere le melanzane in forno avvolte da stagnola, poi spellarle e frullarle al mixer con coriandolo, cumino, aglio liofilizzato, sale, olio e pepe.
  2. Per l’Hummus tritare i ceci sgocciolati con aglio liofilizzato, paprica, prezzemolo, sale, olio, succo di limone e un goccio d’acqua.

Ricerche frequenti:

Risotto coi bruscandoli

Da me in Veneto oggi è stata una giornata veramente calda, estiva più che primaverile, da manichette corte, anche se devo dire l’aria è ancora fresca. Cmq grazie anche alle belle giornate che ci sono state questa settimana mi sono ritagliata un pò di tempo per andare a bruscandoli.
Il bruscandolo e’ il nome dialettale del germoglio dell’humulus lupulus (luppolo), pianta il cui fiore viene utilizzato per aromatizzare la birra e che vive spontanea nelle zone umide golenali del Po. Nella stagione primaverile alla comparsa dei primi tepori le nostre nonne lo raccoglievano per ravvivare ed arricchire le tavole dopo i rigidi inverni per preparare frittate,risotti e torte salate.
Ecco la ricetta per il risotto:

Ingredienti per 4 persone
400 gr di riso vialone nano
300 gr circa di bruscandoli
100 gr. di burro
1 litro di brodo vegetale
1 cucchiaio di olio di oliva
1 scalogno
1 spicchio d’aglio
sale
parmigiano grattugiato

Preparazione

Per questo risotto, devi preparare un soffritto con olio, metà del burro, aglio (intero, da togliere prima di aggiungere il riso) e cipolla finemente tritata; quando quest’ultima è imbiondita, aggiungi i bruscandoli, cioè i germogli del luppolo selvatico, dopo averli sminuzzati con un coltello.
Quando questi saranno leggermente appassiti togli l’aglio e versa il riso per la tostatura facendo attenzione a non bruciare la verdura. Procedi quindi, aggiungendo il brodo un po’ alla volta come per qualsiasi altro risotto. Regola di sale e pepe.
Al termine della cottura, incorpora una noce di burro due cucchiai di parmigiano grattuggiato e servi il risotto.
In questo modo puoi realizzare risotti anche con altre erbe che si raccolgono dalle nostre parti: oltre ai bruscandoli (che sono appunto i germogli del luppolo selvatico, che si raccolgono in primavera), puoi raccogliere “Sgrisoli”, detti anche “sciopetini” o silene, le “Sparasèle”, cioè gli asparagi selvatici, le “Ortiche”, di cui si utilizzano solo le 6-8 foglie apicali della pianta giovane.

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