Che sia il caso di tornare alla semplicità?
Le Gâteau de Nantes trova le sue origini nel diciottesimo secolo nel fiorire, in particolar modo, dei prodotti provenienti dalle Antille.
Zucchero di canna, rhum scuro, vaniglia Bourbon..
Un noto editorialista francese, Paul Eudel, ne attribuisce la paternità a un certo Rouleau, mastro focacciere, bottega in Rue Saint-Clément.
Un dessert d’alta classe che ai suoi primordi, era comunemente servito agli ospiti.
Per questo, si mantenne viva la sua ricetta e la sua preparazione per tanti anni.
Cadde però nel dimenticatoio sino al momento della sua rinascita e recupero per volere della biscuiterie Lu (1910-1972).
Da allora, i pasticceri e i cuochi della città di Nantes ci suggeriscono diversi riadattamenti artigianali.
300 g di zucchero di canna tipo Cassonade
250 g di buon burro in pomata
200 g di farina di mandorle
80 g di farina
1 bacca di vaniglia Bourbon
6 uova
12 cl di rhum bianco (io ho utilizzato un brandy Gran Duque d Alba)
100 g di zucchero a velo
Montate energicamente con delle fruste elettriche burro e zucchero.
Unite la farina di mandorle e le uova, una alla volta.
Unite la polpa della bacca di vaniglia.
Quindi unite la farina e 4 cl di rhum o brandy.
Preriscaldate il forno a 180°C .
Potete utilizzare dei singoli stampi, o una tortiera da 18 cm di diametro.
Ricordate di imburrarli e infarinarli.
Versate il composto negli stampi scelti e fate cuocere per circa 40-45 minuti (20 -25 se cuocete in stampini)
Una volta cotti attendete qualche minuto, quindi sformateli, e irrorateli (nella parte inferiore) con gli altri 4 cl di brandy o rhum.
Fate raffreddare. Quindi decorate con la copertura di zucchero a velo, 20 g di albume e il rimanente rhum.