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Quando la brioche…si fa sfoglia.

Ci risiamo. Claudia e le sperimentazioni.
Ho avuto timore devo confessarvi, di pubblicare questo post, timore reverenziale nei confronti della pasticceria.
Ora, non so se vi è mai capitato di vedere una cosa simile, non so nemmeno se possa essere considerata dignitosa come realizzazione, ma a me piace, voi che dite?
Vi spiego che è successo. Bombolone da forno?avete presente no? ecco io avevo in mente di fare un semplice, semplicissimo bombolone al forno per lasciar pronta la colazione alla mia mamma.
Fatto (e caso) strano volle che in fase di preparazione mi passasse per la mente l’idea di sfogliare l’impasto.
Sapete no? Che se io potessi sfoglierei pure il cemento? E sino a qui nulla di strano, anche perchè il croissant altro non è che una pasta brioche sfogliata con il burro.
Ma la testa si sa..governarla in attimi come quelli è un’impresa…quindi sfogliatura fu!
Avrebbe potuto funzionare (credo) se poi non mi fossi spinta oltre. La forma dite? Ecco quella sì. E’ tonda, la vedete no? La coppai. Mucca peppa se la coppai. E sfogliò ! Ahahahahahaahh!!Che risate mi son fatta davanti al forno! ogni piega fatta all’impasto comincia a sfogliare separandosi nettamente dall’altra ma rimanendo comunque attaccata. vi prego passatemi i termini voi non sapete quanto sia difficile spiegare! così che infine sembra un vol-au vent di pasta brioche (ma senza buco centrale).
Indubbiamente ci stanno dietro tante di quelle castronerie chimico-fisiche che non oso nemmeno immaginare..perchè è diventato così , perchè ha sfogliato colì….ecchnnesoòò! 
Ma passiamo al gusto. è buono! soffice e…considerando che con sole due pieghe ha fatto tutte quelle sfogliatine lascia molto spazio alla fantasia perchè in mezzo ci potete mettere tutto quello che vi pare.
Io vi lascio la ricetta..quella semplice semplice…se poi volete sfogliare anche voi ..beh…benvenute nel club 😉
Ingredienti e dosi
140 g di latte 
70 g di zucchero semolato
25 g di lievito di birra
400 g di farina tipo 0
50 g di burro
2 uova
lo zeste grattugiato di un limone
1 pizzico di sale
Intiepidite il latte (37-38°C) e scioglietevi lo zucchero e il lievito di birra.
In una planetaria o a mano, cominciate ad impastare con la foglia incorporando il latte alla farina.
Unite quindi le uova, e quando l’impasto sarà ben incordato aggiungete il burro morbido. 
Unite infine lo zeste del limone e il sale.
Lasciate lievitare coperto in un luogo caldo per un’ora.
Stendete l’impasto e (3-5 mm) e ricavate i dischetti di pasta. 
A questo punto potete anche allargare leggermente il disco di pasta, farcirlo a piacere ( marmellata, confettura, crema, nutella..ecc) richiudete i dischi di pasta, ripiegando i lembi verso l’interno e sistemateli distanziati in una teglia rettangolare imburrata e infarinata avendo cura di mettere il lato con le pieghe di chiusura verso il basso.
Fate lievitare 40 minuti in un luogo caldo.
Spennellate con poco burro fuso e cuocete per 30 minuti in forno caldo a 180°C.
Se volete provare la mia versione non dovete far altro che eseguire due pieghe da due incassando il burro prima del primo riposo (io ho usato 80 g stesi in sfoglia).

Ricerche frequenti:

Millefoglie di pesce azzurro

Un secondo piatto creativo con sfoglia al nero di seppia farcita di pesce azzurro. Servito con una crema di verza.

Preparazione:
in una pentola soffriggere lo scalogno e aggiungere la verza.
Unire il brodo di pesce portando ad ebollizione.
Passare la verza al colino premendo bene e ottenendo una cremina.
Tirare la sfoglia e bucherellarla con la forchetta.
Bagnarla con il nero di seppia e infornarla per 7-8 minuti a 200°.Far cuocere il pesce a vapore insaporendo con scorza di limone e scalogno.
Iniziare a creare degli strati con pasta sfoglia e pesce.
Servire con la cremina di verza scaldata usando sale e pepe se necessario.

Millefoglie alla crema tiramisù e frutti di bosco

Niente Pandoro, ne Panettone, quest’anno.
Così mi ha detto la testa. D’altra parte qui in Sardegna non abbiamo un dolce proprio proprio tipico di Natale, se non le ciambelle e altri dolcetti sardi.

Ma ho voluto osare,e, avendo già provato la crema tiramisù dello chef Montersino, osare non è mai stato così facile.
Le dritte per la realizzazione della crema le trovate qui e sempre li troverete i link di riferimento per la base tiramisù pastorizzata e la meringa italiana.
Per quanto riguarda invece, i segreti riguardanti la cottura della sfoglia perfetta vi rimando qui .
Quel che rimane da dirvi riguarda i frutti di bosco ; potete utilizzare sia quelli surgelati, che quelli freschi, che, ovviamente, sarebbero l’ideale, e vanno inseriti proprio per ultimi una volta riunite tutte le preparazioni a base cremosa (base pastorizzata, mascarpone, meringa italiana, e panna).
Assemblare il dolce è molto semplice ; sopra una sfoglia adagiate uno strato abbondante di crema tiramisù farcita con i frutti di bosco e ricopritela con l’altra sfoglia.
Ho dimenticato di dirvi che se desiderate dare alla crema una struttura più compatta potete sempre inserire nella ricetta la colla di pesce (che andrà inserita ammollata e ben strizzata in una piccola dose di base tiramisù pastorizzata).
Il dolce è a questo punto pronto. Volendo è possibile distribuire sulle superficie uno strato di crema che, una volta capovolto risulterà essere la base del dolce.
Fate riposare in freezer per almeno 2 ore e lasciate puntare in frigorifero per un’ora prima di servirlo.
Provatelo, è squisito!!

Ricerche frequenti:

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