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Crostata di ricotta e cioccolato ottima e facilissima!!!



Eccomi qui, dopo lunghissime ricerche sono riuscita a trovare la ricetta perfetta (o quasi) della mia torta preferita in assoluto…per il momento. L’ho fatta proprio ieri è venuta stupenda e buonissima e soprattutto è già finita!!Eccovi la ricetta:

Ingredienti (per 6-8 persone):
Pasta frolla:
250 g di farina
150 g di burro
100 g di zucchero
2 tuorli d’uovo, sale, cannella

Ripieno:
500 g di ricotta fresca di pecora
75 g di cioccolato fondente a pezzettini
1 uovo
2-3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di Amaretto (o altro liquore), zucchero a velo

Procedimento:

Preparare la pasta frolla: Mescolare il burro alla farina, lavorando per render l’insieme sabbioso. Aggiungere lo zucchero mescolare poi i tuorli d’uovo, il sale e la cannella. Lavorare rapidamente fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Coprire di pellicola e lasciar riposare in frigo almeno un’ora.
Preparare il ripieno: Con un frusta montare la ricotta, lo zucchero e l’uovo. Aggiungere l’Amaretto e il cioccolato e mescolare di nuovo. Mettere da parte.
Scaldare il forno a 170°. Stendere finemente (5 mm) la pasta frolla poi metterla in uno stampo imburrato o ricoperto con carta da forno leggermente inumidita. Versare all’interno il ripieno, livellarlo.
Cuocere per una mezz’ora circa o comunque finchè i bordi e la superficie non saranno dorati. Far raffreddare, cospargere con zucchero a velo e servire. Il giorno dopo sarà ancora migliore.
Con questa ricetta potete ottenere numerose varianti aggiungendo a piacere al posto del cioccolato la confettura di frutta sulla base del dolce prima diversare il composto di ricotta o in alternativa l’uvetta sultanina inmbevuta nel liquore di alchermes.
Buon Halloween a tutti!!!

Ricerche frequenti:

Un’altra torta decorata!!!

Ecco la torta decorata per L’ADDIO AL NUBILATO  di Elisa, creata in poco più di mezz’ora senza nessun tipo di complicazione o altro, anzi direi una delle torte più semplici…anche se devo dire mi è uscito un pene dalla carnagione leggermente scura!!!Ma diciamo che è andato anche meglio così…poi al gusto di cioccolato era perfetto!!!

P.S. La reazione delle presenti: 30 secondi di assoluto silenzio occhi sgranati e bocca aperta tipo bimba di 3 anni!!!

Ricerche frequenti:

Marmellata di Arance Amare

Prima notizia: sono arrivati i libri di cucina che avevo ordinato! Grande gaudio! Ora non vedo l’ora sia il fine settimana per sperimentare qualcosa, ovviamente…


Nel frattempo vi rendo partecipi della marmellata di arance preparata domenica, grazie alla quale ho rimediato la consueta scottatura da cucina, visto che nel travasare la marmellata nei vasetti un pezzo di buccia bollente m’è finito sul dito. Stranamente oggi non c’è più nulla…ormai devo avere la pelle di amianto.
Da qualche parte ho letto che qualcuno si domandava dove trovare le arance amare per fare la marmellata, ovviamente, di arance amare…io pensavo che questa caratteristica derivasse dal preparare la marmellata utilizzando anche le bucce, senza prima togliere la pellicina bianca che dà proprio il retrogusto amaro. Ed infatti così è stato.

Quindi questa ricetta è adatta a chi, come me, adora questa marmellata amarognola. Non c’è nulla di più buono!

Per questo primo tentativo non ho utilizzato lo zucchero per marmellate, quello che consente di ridurre la bollitura a soli tre minuti, ma quello tradizionale anche perché volendo fare una marmellata che comprendesse anche le scorze queste dovevano avere tempo e modo di ammorbidirsi. Proverò, la prossima volta, a scottare le scorze a parte e poi cuocere polpa e scorze ormai morbide insieme, con questo zucchero particolare (per il quale poi è prevista una quantità dimezzata rispetto a quello semolato).

INGREDIENTI per due vasetti piccoli e due medi
5 arance bio (io ho scelto il tipo tarocco, con buccia abbastanza sottile)
1 limone bio
due cucchiai di rum (ma non si sente proprio)
800 gr zucchero semolato
800 ml acqua

Tagliare la frutta a pezzetti, tenendo conto che le scorze rimarranno pressoché intatte nelle loro dimensioni (quindi vedete se vi piacciono più o meno fini, più o meno lunghe), metterle in una pentola con l’acqua e cuocerle una mezz’ora abbondante. Dopo di che aggiungere lo zucchero ed rum e proseguire la cottura fino a quando la marmellata non abbia raggiunto la densità desiderata. Io l’ho cotta per circa due ore a fuoco basso, nel frattempo la mia casa si è riempita di profumo d’agrumi! Deodorante per l’ambiente naturale…
Circa la densità bisogna tenere conto che una volta raffreddata ovviamente questa sarà meno liquida. Conviene quindi fare delle prove su un piattino, versando un mezzo cucchiaino di marmellata, lasciandolo raffreddare per qualche minuto e verificare poi se è ancora troppo fluida.
Versare ancora calda nei vasetti, girarli e farli raffreddare, in modo che la capsula di sicurezza “scatti”.
Chi invece non amasse il gusto amaro deve pelare le arance ed eventualmente aggiungere la scorza pulita della pellicina bianca. Nel primo caso (solo polpa) il passaggio della bollitura è, ovviamente, superfluo e quindi penso si possa procedere direttamente con frutta e zucchero. Però visto che non l’ho mai fatto, se viene una schifezza non prendetevela con me.

Tra i vari abbinamenti che ho visto in questi anni quello che più mi incuriosisce è quello con i fiori di lavanda, inseriti ancora interi a lato del vasetto. Non so se poi, al di là del bell’effetto cromatico, questi diano un gusto particolare alla marmellata o meno.
Qualcuno si offre di sperimentare?

Visto che foto poetica, che sfondo ameno? Ieri ho portato un barattolo omaggio al collega che non legge manco il blog (e solo per questo non meriterebbe nulla) e quindi l’ho fotografato in fretta e furia sul terrazzo dell’ufficio! Comunque basta un bel fiocco (riciclato) per dare un tocco di classe al barattolino 🙂

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