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Panzanella rivisitata

Questo week-end in occasione del contest di Pan di Ramerino, ho deciso di cimentarmi in una ricetta Toscana, la Panzanella. Ho scelto questo piatto perchè mi piacciono molto gli ingredienti che vengono utilizzati, e mi ricorda anche un pochino l’estate, però l’ho fatto un po’ diverso dal solito, invece di ammollare il pane nell’acqua, ho preferito renderlo croccante e dorato.

Un po’ di storia

La panzanella è un piatto tipico della cucina contadina toscana è impossibile dire quando fu inventato, per certo si sa che l’introduzione del pomodoro risale ovviamente all’ottocento. Era usanza contadina bagnare il pane vecchio e secco, il pane veniva cotto una sola volta a settimana, e di mescolarlo con le verdure che erano facilmente disponibili nell’orto.
Veniva sicuramente gustata dai carbonai nel periodo estivo, che rimanendo nei boschi per diversi mesi lontani da casa a “cuocere” il carbone, utilizzavano il pane che le donne portavano nelle periodiche visite per far rifornimento, questo dopo qualche giorno diventava  raffermo; si procedeva quindi ad affettarlo, si metteva a mollo nell’acqua, si aggiungeva un po’ di aceto, qualche pezzettino di pomodoro e cipolla, del sale ed ecco pronta la panzanella.


Ingredienti per 3 persone:
• 300 gr. di pane toscano
• 2 pomodori da insalata maturi
• 1 cipolla rossa grossa
• 2 cetrioli
• 2 coste di sedano
• 2 uova sode
• 1 mazzetto di basilico
• sale
• pepe
• aceto
• olio evo

Prendete del pane toscano, tagliatelo a cubetti di 1cm circa e fatelo dorare in padella con dell’olio evo.
Nel frattempo tagliate a fette i cetrioli, il sedano, la cipolla, i pomodori e le uova sode, mettete tutto in una ciotola, aggiungete le foglie di basilico tagliate grossolanamente e condite con un’emulsione di olio evo (2 cucchiai), aceto (1 cucchiaio), sale e pepe. Quando i cubetti di pane saranno belli dorati, aggiungetene una parte all’insalata e lasiate riposare in frigorifero per almeno un’ora. 
Al momento di servire,  impiattate la panzanella in delle belle ciotole colorate e mettete sopra qualche cubetto di pane croccante. Buon appetito!

«E che ce vo’
pe’ fa’ la Panzanella?

Nun è ch’er condimento sia un segreto,
oppure è stabbilito da un decreto,
però la qualità dev’esse quella.

In primise: acqua fresca de cannella,
in secondise: ojo d’uliveto,
e come terzo: quer di-vino aceto
che fa’ venì la febbre magnarella.

Pagnotta paesana un po’ intostata,
cotta all’antica,co’ la crosta scura,
bagnata fino a che nun s’è ammollata.

In più, per un boccone da signori,
abbasta rifinì la svojatura
co’ basilico, pepe e pommidori.»
(Aldo Fabrizi)


Con questo post partecipo al contest 

Penne Alla Vodka Di Tommaso

Oggi il mio caro suocero si è offerto di preparare il pranzo: ha così deciso di sfoderare uno dei suoi classici, le penne alla vodka. Ho chiesto di seguirlo e di fotografare il piatto per inserirlo nel blog e la risposta è stata positiva!

Gli ingredienti per 4 persone sono:

  • 320gr di penne o pennette (a seconda dei gusti, fate voi) rigate
  • 50gr di pancetta dolce
  • 1/2 cipolla rossa 
  • 4 cucchiai di polpa di pomodoro
  • 4 cucchiai di vodka
  • 2 cucchiai di panna
  • una noce di burro
  • olio piccante

Per prima cosa si trita finemente la cipolla e si taglia la pancetta a dadini abbastanza piccoli. In un padellino si mette il burro, l’olio piccante la cipolla e la pancetta e si fa saltare a fuoco vivo un paio di minuti.

Quando la pancetta si è ben dorata si sfuma con la vodka e si lascia evaporare a fiamma moderata. Fatto ciò si aggiunge il pomodoro, si aggiusta di sale e si lascia cuocere per 5-10 minuti.

Una volta spento il fuoco si aggiunge a crudo la panna e si amalgama bene il tutto.

A parte si cuoce la pasta normalmente, si scola al dente (almeno a noi piace così!), si aggiunge il condimento e si mescola bene. Non resta che impiattare e aggiungere a piacere un po’ di Parmigiano!

Devo ammettere di essere rimasta favorevolmente colpita da questa versione di questo famosissimo piatto!

Buon appetito e alla prossima!!!


Involtini di carne e verza

Finalmente è arrivato il freddo….. non perché ami le temperature invernali intendiamoci, ma perché mi mancavano un po’ di pietanze che con più di 12°C non riesco proprio a mangiare!

Di questo lungo elenco fanno sicuramente parte gli involtini di verza, piatto che ho mangiato una vagonata di volte ma che ho cucinato personalmente per la prima volta qualche sera fa.

Questa volta le cavie erano addirittura 2: il solito povero (fino ad un certo punto) fidanzato e una new entry, il mio “fratellino”!

Avrete intuito da soli che gli ingredienti sono per 3 persone:

  • 1 verza di medie dimensioni
  • 320gr di macinato di vitello
  • 1 cipolla rossa
  • 100gr di carote tagliate a julienne
  • 50gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • pepe nero
  • sale e olio evo q.b.
  • un po’ di margarina per spennellare

Per prima cosa ho pulito la verza: ho messo da parte le foglie esterne più belle (a me ne servivano 9) e ho sminuzzato il cuore. Ho tritato la cipolla e l’ho messa in un tegame con le carote e 2 cucchiai di olio; ho lasciato appassire ed ho aggiunto la carne, una volta scottata quest’ultima ho sfumato con il vino bianco e ho lasciato evaporare. Fatto questo ho aggiunto il cuore della verza sminuzzato e ho lasciato cuocere una mezzoretta a fuoco dolce girando il tutto di tanto in tanto. A parte ho lessato in acqua salata le foglie messe da parte 1 minutino scarso ciascuna.
A questo punto ho spento i fuochi e ho aggiunto al composto di carne e verza sale, pepe, olio e il Parmigiano tenendone da parte un po’ dopo. Alla fine ho composto gli involtini: ho messo 2 cucchiaiate di ripieno su ogni foglia di verza, ho chiuso quest’ultima e l’ho poggiata su una pirofila da forno; ultimo tocco l’ho spennellata con un po’ di margarina fusa e spolverizzata con il Parmigiano rimasto. Ho messo in forno a 170°C per 20 minuti più altri 5 minuti al grill. Questo è il risultato della mia opera, spero vi piaccia! Buon appetito e alla prossima!


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