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Pain au chocolat brioche

Cominciamo a prepararci lo stomaco per il nostro viaggio a Parigi di Marzo con uno dei cibi che più amo della tradizione francese, il Pain au Chocolate o Petit Pain…come si chiama in altre zone della Francia.
Ho sempre scelto questo tipo di brioche sin da bambina negli hotel o nei bar, ma era la prima volta che lo preparavo io.
Il risultato è una crosticina croccante  e un impasto morbido, davvero goloso, ancora meglio se mangiati dopo 10 minuti dopo averli sfornati, tempo di scattare qualche foto, ed ecco affondare i denti in un briochè calda con ancora il cioccolato fondente sciolto…davvero lussurioso.
Potete preparare tutto la sera prima e poi infornarlo al mattino, esiste qualcosa di meglio che coccolarsi così al mattino, per mani proprie??
I Pain au chocolate tradizionali sono fatti con la pasta sfoglia, la mia versione invece è fatta con l'impasto delle briochè, quindi è più leggero e nettamente meno burroso, ma non per questo meno buono.
Come vedete è sopra una di quei bei vassoi per portare la colazione a letto, ecco… a letto non sono mai arrivate queste brioche, troppo buone che abbiamo fatto colazione sul set.
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Ricerche frequenti:

… CROISSANT SOFFICE SFOGLIATI MA SENZA PIEGHE …




INGREDIENTI
500 g DI FARINA MANITOBA
180 g DI LATTE
120 g DI BURRO
12 g DI LIEVITO DI BIRRA
2 UOVA
100 g DI ZUCCHERO
1 BUSTINA DI VANILLINA
1 ESSENZA DI RUM
1 PIZZICO DI SALE



Salve oggi vi propongo una ricetta per fare i croissant dalla consistenza morbida e sfogliati che però non serve fare le classiche pieghe basta solo attendere le sue ore di lievitazione e i croissant per la nostra colazione sono pronti fanno un profumo eccezionale una amica cara mi ha dato questa ricetta da fare con il bimby ma si può fare anche con l’impasto a mano o con l’impastatrice ma con il bimby si sa ci aiuta ad accorciare i tempi ^__*
i tempi di inizio di preparazione sono stati la mattina alle 09:00 + i tempi di lievitazione con cottura dei croissant alle 19:30 di sera ..
iniziamo:
mettere nel boccale il latte il burro a pezzetti e il lievito di birra per 7 minuti 37° velocità 1 , aggiungere le 2 uova e frullare per 1 minuto a velocità 4 ,unire lo zucchero la bustina di vanillina e l’essenza di rum uniamo la farina un pizzico di sale e lavorare per 30 secondi a velocità 5 dopo 2 minuti e 30 con tasto spiga ..

togliere l’impasto dal boccale aiutandovi con la spatola perche e un impasto elastico ma appiccicoso (questo servirà per renderli morbidi) mettiamo in una ciotola e lasciamo lievitare per 3-4 ore fino a che non sia raddoppiato del suo volume chiuso










quando e ben lievitato rovesciare sul piano da lavoro infarinato leggermente e dividere l’impasto in 3-4- pezzi dove poi andremo a ricavare su ogni pezzo una striscia rettangolare aiutato con il mattarello dove andremo a ricavare i nostri triangolini , li potete farcire con della nutella o marmellata o lasciarli vuoti arrotolarli su se stessi partendo dalla base più larga fino alla sua goda che andrà appoggiata sotto …

prendiamo la carta forno bagniamola bene e strizziamola bene e andiamo a rivestire la teglia da forno che appoggerete i vostri cornetti sulla carta strizzata bagnata ben distanziati tra loro e lasciate lievitare nel forno spento per circa 7-8 ore .

trascorso il tempo di lievitazione spennelliamo i cornetti con dell’acqua con zucchero a velo e sui cornetti ripieni di nutella cospargere la granella di cioccolata ..sempre con i croissant nel forno accendere il forno a 170°-180° e cuocere per 20-30 minuti regolatevi con il proprio forno gustare caldi o freddi spolverati con lo zucchero a velo quelli vuoti .. io li ho cotti ieri sera e conservati in un contenitore chiuso e stamattina li hanno gustati per colazione erano sempre buoni e morbidi ..fidatevi ..


P.S. li potete anche congelare una volta lievitati sempre se vi avanzano ^__^

… PROVARE PER GUSTARE …
… LIA …

Ricerche frequenti:

La brioche française de monsieur Paul Bocuse

E anche stavolta non ho ceduto alla tentazione del croissant. Che fatica..però ci sono andata molto vicina 😉
Avevo già da qualche tempo intenzione di dedicare un po’di spazio a un lievitato dolce e, come immaginavo, tutti la pensate come me, lievitati? Ma Paoletta, no? Anice e cannella è sempre davvero, una garanzia.

Così ieri, rifacendomi gli occhi con le tante prelibatezze che frequentano il suo blog di cucina, un’attenzione particolare si è rivolta su questa, la brioche francese comune del Sig.Paul Bocuse che chi è cosa ve lo dico a fare.
Si inizia a respirare profumo di boulangerie nel momento stesso in cui inizi a pesare gli ingredienti..a patto che come dice il maestro e anche Paoletta ci ricorda, le materie prime siano di primissima qualità.
Insomma il risultato è stato che sono venuti fuori tre bestioni alti alti, sofficissimi, da sbavo.
Io vi riporto esattamente la ricetta come ce la espone Paoletta, la sua ricetta qui.
Se non l’avete mai fatta vi consiglio di farlo presto..la vostra cucina si trasformerà magicamente in una boulangerie parigina..e la vostra colazione sarà degna di quella di un re!
LA BRIOCHE COMUNE di Paul Bocuse 

*ho apportato alla ricetta alcune piccolissime modifiche, come l’aumento dello zucchero e le pieghe 2, piuttosto che la doppia lievitazione.
Ingredienti:
500 g di farina (ho usato la manitoba Lo Conte)
250/200 g di burro di buona qualità (la ricetta dice da 200 a 250 g io ne ho usati 200 g)
4 uova medie (+ 1 per la spennellatura e possibilmente da allevamento a terra)
10 g di sale fino
30 g di zucchero semolato
12 g di lievito di birra fresco (in estate ne basteranno 6 g)
acqua
latte fresco
note dal libro: l’associazione di farina, uova, burro, effettuata in ben precise condizioni e assoggettata poi al fenomeno della fermentazione, produce una delle migliori paste dolci a patto, però che gli ingredienti siano di finissima qualità e di freschezza impeccabile.
Procedimento:
Setacciate 125 g di farina presi dal totale e disponeteli in una ciotola insieme a circa 75 g di acqua dove si sarà fatto sciogliere il lievito. Impastate questo lievitino che dovrà essere morbido ma abbastanza consistente da poter essere raccolto a palla, e riponetelo nella ciotola, inciso a croce e coperto da pellicola per 40/45 minuti.
note dal libro: usare la giusta quantità di lievito è molto importante, in quanto ne dipende la fermentazione, dalla quale dipendono a loro volta la leggerezza e il sapore della pasta. Se il lievito è troppo, e la fermentazione eccessiva, la pasta avrà uno sgradevole sapore acidulo che cancellerà il profumo e la morbida untuosità del burro.; se invece se ne usa troppo poco, si avrà una pasta pesante, indigesta e di cottura laboriosa a causa dell’insufficiente sviluppo della massa.
Nel frattempo preparate gli altri ingredienti, in un piccolo recipiente sciogliete lo zucchero in 2 cucchiai di latte, sciogliete il sale in 2 cucchiai di acqua, poi tagliate il burro a pezzetti in una ciotola e tenete tutto da parte.
Setacciate la farina rimanente e impastatela con 2 uova e il sale sciolto in acqua, meglio se con un’impastatrice, ma è possibile impastare anche a mano. Alla pasta molto dura ottenuta incorporate uno alla volta le altre 2 uova poi lo zucchero sciolto, queste aggiunte vanno fatte lentamente impastando sempre per dare elasticità alla pasta, leggerezza e corpo.
Raggiunto questo punto iniziate ad incorporare il burro rammollito e date una prima incordatura all’impasto. 
A questo punto aggiungete il lievitino a pezzetti e incorporatelo bene all’impasto, non devono rimanere striature e dovrà essere tutto perfettamente omogeneo e soprattutto incordato.
L’impasto dovrà staccarsi dalla ciotola o dalla tavola, in un solo pezzo, senza che si attacchi.
Infine mettete l’impasto ottenuto in una terrina, in un luogo tiepido, per esempio forno spento, e fate fermentare per circa 2 ore e 45 minuti.
Trascorso questo tempo, avrete due strade:
1. sgonfiate bene l’impasto piegandolo più volte e raccogliendolo a palla sulla tavola leggermente infarinata poi lo riponete di nuovo a lievitare fino al raddoppio (ci vorranno circa 2 ore e mezzo come la prima lievitazione), questa operazione si chiama rompere la pasta e ne aumenta il corpo.
2. oppure procedete, dopo aver sgonfiato bene l’impasto ad un giro di pieghe del 2 tipo, le trovate qui.
Io ho scelto la seconda ipotesi, quella delle pieghe.
In questo caso si copre con un panno la palla ottenuta e si attendono circa 25 minuti.
A questo punto se avete uno stampo da brioche come il mio, 22 cm nella parte alta e 10 cm. alla base, procedete in questo modo: tagliare metà dell’impasto e raccogliendolo a palla ponetelo nello stampo appena imburrato.
Poi tagliate 1/4 di impasto e formare una palla allungandola a forma di pera e usatelo per la testa della brioche, introducendola in un buco, fatto con le dita, al centro della palla grossa.
A questo punto rimane 1/4 di impasto, usatelo per delle mini brioche, ma se avete uno stampo più grande potrete usare tutto l’impasto.
Spennellate la brioche con l’uovo sbattuto e riponetela nel forno spento per circa 3 ore, in ogni caso fino a quando la palla grande avrà quasi raggiunto il bordo dello stampo.
Spennellate di nuovo ma molto delicatamente per non sgonfiare la palla, e cuocete la brioche a circa 180° per 45 minuti.
Dopo circa 35 minuti, se la superficie ha preso giù un bel colore, coprite con carta di alluminio e proseguite la cottura fino a quando, infilando un lungo stecchino sotto la testa della brioche, questo uscirà pulito e asciutto.

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