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Cupolette alla zucca

Ammetto che avevo altri progetti per la zucca comprata durante la spesa del venerdì.
Non pensavo di fare una tortina o qualcosa che in qualche modo ne ricordasse la forma, e tanto meno la consistenza, ma è anche vero che ogni tanto mi salta il picchio e prendo a cambiare idea tanto velocemente quanto un batter d’occhio.
Una cosa vera è che quando incomincia a far freddo in questa casa incominciano ad andare alla grande le tortine e i prodotti da forno in genere.
Perciò ho pensato di rimanere sul classico, ma soprattutto sul rapido ed efficace. ( e sempre un po’ chic 😉

Ingredienti e dosi per 12 tortini

170 g di farina “00”
30 g di farina di mandorle
115 g di burro
170 g di zucchero grezzo di canna
30 g di zucchero mascobado
2 uova
180 g di polpa di zucca
1 cucchiaino colmo di cannella
1 cucchiaino raso di zenzero
1 punta di cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino raso di lievito in polvere non vanigliato

Tagliate a cubetti 230 g di zucca e fatela cuocere al vapore. (pesatene un po’in più rispetto a quello che vi serve)
Schiacciatela con la forchetta e, quando sarà ben morbida trasferitela in un contenitore e frullatela con un mixer a immersione.
Fate colare l’acqua di vegetazione in eccesso e cercate di mantenere solo la polpa.
Preriscaldate il forno a 180°C.
Setacciate le farine con il lievito e gli aromi e mescolateli insieme.
Montate con le fruste il burro morbido con gli zuccheri sino a che diventa spumoso e soffice.
Incorporate le uova una ad una, sempre montando, quindi unite la polpa di zucca.
Aggiungete a cucchiaiate la farina setacciata con gli aromi e il lievito.
Lavorate il composto sino a che non sarà ben omogeneo.

Versate il composto negli stampini e fate cuocere per 30-35 minuti circa.
Buona merenda a tutti! Baci!

La finanziera

Ammetto che questo piatto è controverso: o lo si odia o lo si ama: Io ad esempio non l'ho nemmeno assaggiato, Giovanni al contrario se lo è mangiato come se non ci fosse un domani!!

Io non mangio interiora ne fegato, lui invece le adora, secondo lui sono la parte più buona!
Il mondo è bello perchè è vario no??
Ho avuto l'occasione di cimentarmi in questo piatto della cucina piemontese tradizionale molto antico, ad oggi davvero difficile da trovare nei ristoranti perchè le persone (come me ad esempio) non amano i gusti forti e decisi.
Ammetto che ho dovuto lottare contro me stessa mentre lo preparavo, poi il profumo mi ha ripagato, ma sono troppo schizzinosa e non l'ho assaggiato, nonostante Giovanni continuasse a sventolarmi le creste sotto al naso!
Comunque su internet e sui libri troverete migliaia di ricette, ogni famiglia, ogni zona ha la sua, questa è la mia versione presa dalla ricetta dei genitori di giovanni e leggermente modificata, semplice dai sapori e dalle consistenze che di distinguono bene!

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