Torino, riscoperta un’ altra volta. Ogni volta che ci tornò scopro posti nuovi e affascinanti non solo legati al mondo del cibo, ma anche alla storia di questa bellissima cittá.
E’ secondo appuntamento a cui partecipo della serie socialchefpiemonte e questa volta ha voluto “istruire” lo chef Marcello Trentini in arte Magorabin, un artista della cucina diverso e fuori dagli schemi che ci ha letteralmente conquistati con la sua grandissima passione per il cibo, la sperimentazione in cucina ma soprattutto amore per la cittá.
La passione che traspariva dalle sue parole, il suo trasporto nel narrare come sono nati i suoi piatti ci ha davvero stupiti oltre al grande amore che ha per questo lavoro.
É stata quindi la Freisa il vino protagonista indiscussa della cena al Magorabin dove lo chef ci ha letteralmente stupito con una serie di piatti uno piú buono dell’altro:
Il vitello tonnato 2011 ovvero il vitello e tonno, il piatto tipico piemontese rivisitato e scomposto con un freschissimo trancio di tonno e una fetta di vitello cotta sottovuoto a lenta temperatura.
Secondo piatto un semplice risotto al pomodoro fresco ed erbette che mi ha davvero conquistato e che voglio fare provare a fare.
Il giorno dopo ci aspettava una gita al mercato di Porta Palazzo, dove abbiamo comprato gli ingredienti da utilizzare al magorabin durante la cooking class. Colori, profumi odori, una tappa obbligata per chi visita Torino secondo me! Io ammoeetto che erano anni che non mettevo piede e mi sono davvero pentita di essermi persa questa esperienza così tante volte!
Con gli ingredienti comprati al mercato a prezzi onestissimi, comparandoli agli standard del mercato di Alba abbiamo preparato tutti insieme:
Gnocchi con sugo di pomodoro crudo, con porcini saltati al burro di cacao e burro di cacao, davvero delicati.
Infine agnolotti con gambero crudo con melone, polvere di zucca, asparagi e erbette fresche.
Due piatti davvero di grande ispirazione sia per gli accostamenti, ma soprattutto per gli accostamenti insoliti ma perfettamente bilanciati.
Bellissimi due giorni, ricchi di emozioni, profumi sapori ma soprattutto interessanti perché il “mago” ci ha trasmetto tutto il suo amore, passione e grandissima conoscenza non solo del mondo del cibo, ma anche del territorio e della sua Torino, vista ancora una volta dal l’ennesima prospettiva. Grazie